sabato 10 dicembre 2011

mercoledì 23 novembre 2011

karlotten: Lei e la Bestia

karlotten: Lei e la Bestia: Il cuore di Lei batte forte, nel silenzio della notte le sembra un rumore estraneo, fastidioso. Lo sente gonfiarsi, gonfiarsi, sembra le vog...

martedì 22 novembre 2011

Lei e la Bestia

Il cuore di Lei batte forte, nel silenzio della notte le sembra un rumore estraneo, fastidioso. Lo sente gonfiarsi, gonfiarsi, sembra le voglia fracassare le costole. Le gambe e le braccia sono pietra, ferme, è possibile sentire i movimenti del sangue nelle vene.Il suo respiro non si sente ma è affannoso.L'affanno è trattenuto in apnea.
E' l'ansia che prende possesso del suo corpo. Lei sente il letto girare vorticosamente, sembra sprofondare. E la mente è vuota e nera. Sa bene che il corpo tenta di intrappolare la Bestia, la terrà con sè tutta la notte e al mattino la Bestia si libererà graffiandogli lo stomaco e la gola.
Lei e la Bestia, tutta la notte in un corpo che sembra estraneo, altro da entrambe.
Lei proverà ad alzarsi, a bere dell'acqua, sperando che il liquido liberi il respiro. Ma questo non accadrà.
La Bestia è feroce, si nutre di lei, dei suoi sogni, delle sue speranze e sopratutto delle sue certezze.
Sembra la tela di Penelope. Lei di giorno tesse le sue certezze e la Bestia le sfila ad una ad una di notte.
Nella mente di Lei si sente il rumore sordo dell'acqua che cade sul pavimento ogni volta che una certezza se ne va.
La Bestia è il buio, è il vuoto, è una voce profonda che richiama antiche origini. La Bestia è attesa.
Questo feroce animale vive nell'attesa di ciò che accadrà. E Lei è sicura che la Bestia ride malvagiamente ogni volta che le fa scorrere una lacrima.
E' la Bestia che l'ha partorita, l'ha concepita con un essere debole di certezze e sogni ed è nata Lei.
Come ogni essere mitologico è metà. Metà bestia e metà debolezza.
Stare al mondo per Lei è arrancare, è resistere ai morsi della Bestia.
Così forte è quel morso che non le permette nemmeno di esplodere in pianto o in urlo. E' soffocante e paralizzante insieme.La Bestia non uccide in un colpo solo, la Bestia strappa un pò di carne alla volta.
Questa notte Lei vorrebbe il morso definitivo, ma non lo avrà. Sentirà il dolore lancinante della carne strappata ad altra carne viva.Sentirà cedere i nervi, ma solo domani saprà se è viva o no.Saprà solo guardando nell'acqua sporca di un cesso se la Bestia è andata via...almeno per un giorno.
Il cuore batte forte, sembra un rumore estraneo.Le gambe e le braccia sono pietra. Il respiro è affannosamente in apnea. E' l'ora della Bestia.

domenica 20 novembre 2011

Un pò di ordine


Avete presente i piccoli piaceri della vita? Quelle cose che facciamo normalmente e che a un certo punto assumono un significato importante? Questa sera mentre passeggiavo ed assaporavo l’odore dell’aria intorno a me ne ho fatto una lista:
Uscire di casa per passeggiare.
Guardare le nuvole cercando in esse una forma.
Rientrare a casa e riconoscerne l’odore.
Sentire gli odori di cucina nelle scale.
Trovarsi inondati dall’odore del pane fresco senza vedere il panificio.
La sensazione di caldo e pulito appena usciti dalla doccia.
Camminare a piedi nudi per casa.
Ascoltare la propria canzone preferita nel supermercato.
Vedere crescere un dolce nel forno.
Riconoscere le piccole pieghe del viso della persona che si ama.
E potrei continuare all’infinito. Perchè oggi il mio mondo è colorato e sereno o semplicemente perché a volte dare un ordine alle cose fa star bene.

domenica 6 novembre 2011

Lei&Lui


Lei  è  nuda nel suo letto, la sua pelle a contatto con le lenzuola  prova il freddo e il caldo insieme. Ha lunghe gambe  ed alle unghie dei piedi un vezzo rosso. Il suo ventre morbido  dona forma alle coperte insieme ai suoi seni. Le braccia lungo i fianchi  rilassate a toccare il corpo di Lui. Un corpo caldo e dal profumo antico. E’ l’ora in cui si giace dopo l’amore, dopo gli odori della carne e del sangue. Intorno l’aria è silenziosa, si sente solo qualche passante fuori dalla finestra leggermente aperta. La stanza è immobile eppure tutti gli oggetti parlano di un gran tumulto. C’è quel silenzio possibile solo dopo un grande evento. Prima che calasse la sera  tra odori di cucina dei palazzi vicini e voci da tg Lei e Lui stavano per unirsi nell’arte antica della passione. Sono attimi che ogni uomo e ogni donna conosce. Sguardi profondi e sguardi bassi. Respiri lunghi e poi affannati. Mani nei capelli e poi mani sui fianchi. Abiti. Baci. Risate ed impaccio. Mobili e poi morbido letto.   Essere in due per ritrovarsi in un unico corpo. Incastri. Abbandoni. Furia e tenerezza. Odori. Rumori. Occhi chiusi ed occhi aperti. Ritmo. Possesso. Piacere. Sigaretta.
Lei  è nuda nel suo letto e sente il suo corpo svegliarsi. I sensi riprendono piano piano contatto con il mondo intorno. Odore di caffè. Piedi nudi sul pavimento. Sorriso. Bacio.
Ti amo!

mercoledì 12 ottobre 2011

Tanti Auguri alla mia Carlotta..

Cara Carlotta,
oggi compi 27 anni ed hai già ben cinque capelli bianchi.Facciamo un bilancio dell'ultimo anno??
No, come dicevi questa notte al bar "più che il bilancio dell'anno passato c'è da avere paura dell'anno che viene!"
C'è però da dire che come sempre sei cambiata tanto, hai incontrato le tue solite difficoltà e cominci a guardare con nostalgia gli anni passati.
Allora, pensavo perchè non facciamo un elenco di Grazie a chi a reso anche questo 26esimo anno speciale?
GENTE CON CUI ME LA FACCIO E A CUI VOGLIO BENE ASSAI!
1) al numero uno in classifica ovviamente e con amore il mio Compagno/futuro marito Paolo Rò.
2)la mia strana ed allargata ed anormale Family.
3)le amiche, quelle donne speciali che nel tempo sono entrate nel mio cuore: Stefania,Melissa,Valeria,Nadia(solo per citare le più intimissime eh!)
4)la mia cricca di maschiacci con cui conduco pure una trasmissione e passo quasi tutte le mie serate:Ivan,Peppe,Peppe,Paolo e gente che si aggrega!
5)le streghette del Counseling: Angela,Caterina,Viola e Monia.
6)Post e suoi derivati: tutte le compagne/i compagni con cui condivido lotte e storia!
7)Entrano da quest'anno in classifica tutte le redAttive e i redAttivi di www.radioredazione.com : casalinghi.metallari, pensatori e sfravicati.
8)I resistenti di BatianContrari!
9)Tutte e Tutti quelli che incontro ogni tanto di cui  magari non ricordo il nome, ma solo il viso mi ricorda momenti passati insieme!
10)Tutte e tutti quelli che incontrerò da oggi in poi!
AUGURI CARLOTTA!

sabato 1 ottobre 2011

Gli scrittori


Qualcuno scrive per inerzia, qualcuno per mostrarsi e qualcuno per amore. Io conosco qualcuno che scrive per trovare il coraggio di vivere altrove. Persone che si rintanano nella notte con la lampada da tavolo accesa e  la pagina di Word diventa una vita reale ed intensa.
Vedo quelle dita lunghe battere i tasti, vedo il fumo della sigaretta e l’odore del caffè freddo nella tazza. So per certo che solo un cuore un po’ trasandato può lasciare fluire i pensieri sui tasti e quel cuore non ha il coraggio di lasciarsi andare alla vita vera. Vive dei suoi personaggi e delle loro storie,vive in altri posti del mondo lontani dalla sua casa ed immagina storie d’amore troppo struggenti per essere di questa vita. Ma il cuore trasandato di chi scrive ha sempre avuto il suo fascino. La casa di uno scrittore così è silenziosa ed ordinata, il caos regna solo nei pochi metri di scrivania. Nel silenzio come dei fantasmi arrivano le voci degli abitanti dei libri, arrivano le donne speziate e gli uomini tenebrosi, arrivano gli assassini e le vittime, le nonne e i nipoti. Ma da dove nascono quei dettagli che rendono tutto così vivo e vero? Dalle cose viste e desiderate, dalle cose annusate, dai corpi sfiorati, dai dialoghi avuti. Si dice che i comici nella vita siano malinconici, io credo che gli scrittori nella vita abbiano troppe abitudini e troppi lati oscuri mai illuminati. Tutto si riversa altrove, tutto viene indossato da altri, i veri abiti di chi scrive sono troppo spesso pigiami.
Scrivere..creare frasi di senso compiuto e lasciare che i personaggi compiano le azioni. Fare tanti sogni angoscianti o magici e poi dargli vita tra le pagine di un libro. C’è sempre poi qualcuno che legge quelle pagine in corso d’opera, e in genere sta lì a chiedersi che fine farà quell’amore o chi sarà l’assassino. Ed accade che l’assassino uccida l’amore. E così nei libri la vita è un po’ assassina ed uccide l’amore.
Nella mente di uno scrittore in preda al delirio da romanzo può succedere che si confonda ciò che scrive con ciò che vive, capita dunque che egli indossi gli abiti di un personaggio e si faccia travolgere. Nella vita però i romanzi,spesso, rimangono incompiuti, a metà solo sogni che presto diventano nebbia confusa nella testa.

martedì 27 settembre 2011

Lavando via il puzzo del marcio

Ascoltando Bob Dylan dopo una giornata di lavoro..ci si ferma a pensare a quello che è accaduto fino a quel momento..Giorni pieni e giorni vuoti. E nei giorni vuoti, come nei frigoriferi vuoti, si nasconde sempre del marcio. Un pò mi sento marcia, ma credo che la putrefazione stia lasciando il posto alla rinascita... Come ha detto la mia Super amica oggi :" basta co stu pacchetto, mangia la carota e cacala pure!"
Questo è un giorno mezzo pieno, mezzo pieno di lavoro, mezzo pieno di storie e mezzo pieno di pigrizia, è però stracolmo d'amore e di pazienza.. Perciò mentre vado a lavare via il puzzo del marcio lascio andare musica e parole di Bob che oggi potrebbero assomigliare alle mie..
http://www.youtube.com/watch?v=M5yQ8JJ8R9E&feature=player_detailpage

venerdì 23 settembre 2011

Un tailleur sgualcito dai sogni.

C'è una ragazza che indossa abiti larghi e sgualciti insegue sogni rivoluzionari e racconti scritti e in onda. C'è una ragazza in pigiama e ciabatte che fuma tabacco e legge romanzi. C'è una ragazza in tailleur che prova a fare la donna in carriera.E c'è una ragazza che è tutto questo, ma ogni giorno non sa quale vestiti indossare. Al mattino, dopo la sveglia e il caffè, apre il suo armadio e cerca l'abito che le faccia da seconda pelle e nel cercare rimane lì tra magliette e camice a chiedersi "chi sono? chi sarò?"..
Vorrebbe essere tutte queste ragazze insieme, vorrebbe trovare un giorno nell'armadio un tailleur sgualcito dai sogni che si possa abbinare alle sue ciabatte!
Come l'armadio la sua libreria è confusa.Puoi trovarci romanzi, libri di poesie, appunti, libri universitari già studiati ed altri lasciati a metà, libri tecnici,slide pronte da proiettare, testi su Freud e relazioni familiari. Anche scegliere il libro ogni giorno richiede un certo sforzo e metterli in ordine seguendo un filo a volte sembra un'impresa buona solo per i peggiori topi da biblioteca.
Ma lei spera di trovare un giorno un modo per rilegare insieme i suoi volumi.
I suoi piedi camminano tanto..a volte corrono con scarpe sportive consumate, altre riposano scalzi sul pavimento ed altre ancora provano a sfidare la gravità!
C'è una ragazza troppo piena e troppo vuota..Affamata ed inappetente..che un giorno in un tailleur sgualcito dai sogni abbinato alle sue ciabatte andrà in onda leggendo un romanzo fatto di pagine tecniche,sociologiche ed anche un pò interattive.
Aprite il vostro armadio e guardate nella vostra libreria...in quanti siete ad abitarvi??

giovedì 15 settembre 2011

Produci. Consuma.Crepa

Dormire troppo. Dormire poco. Bere e poi smettere di bere. Fare progetti e come castelli di sabbia vederli crollare. Programmare la vita e come in un pc vedere un virus che mangia a pezzi la tua programmazione.
Produci Consuma Crepa. Ma se non si tocca quello che produci, non si mangia quello che consumi crepi un pò ogni giorno.Ansie.Aspettative.Ansie. Il tuo orologio non batte più i minuti,ma il tempo che scorre tra un'ansia e l'altra. Studia.Lavora.Fai famiglia. Ma se studi troppo non lavori e se lavori studi poco. Senza studio e lavoro niente famiglia. Una spirale di ansia. Le generazioni precedenti alla tua hanno Prodotto e Consumato. Studiato, lavorato, fatto famiglia...ed ora aspettano da te che cambi il mondo,che cambi la produzione e il tuo consumo e fai famiglia (magari allargata, convivente, pax e fuori pax, ma famiglia)!! I tuoi rapporti con le persone si situano nello spazio tra uno stato di angoscia e l'altro e in genere si costruiscono relazioni precarie, insicure e competitive. Certo perchè nel Produci Consuma Crepa senza competizione non si campa.E allora è un cazzo di guaio se un tuo parente ha 18 master e 3000 stage e lavora e tu no! E se l'amico tuo è diventato super laureato intelligente e tu no!La guerra dei pezzenti e gli ex del 68 nemmeno se ne accorgono.Cara generazione rivoluzionaria anche tutti i miei amici e parenti extra accreditati lavorano da PRECARI e se il lavoro non è precario gli fa SCHIFO perchè non è quello per cui hanno sudato tanti anni!! Cambiate i vostri paradigmi gentili signori, il nostro tempo è scandito dall'ansia e dall'impossibilità di vedere un futuro che sia anche domani!! Mettetevi nei panni di 30enni che oscillano tra la maturità e l'adolescenza ogni giorno, perchè non sanno bene a cosa aggrapparsi per camminare sulla linea di mezzeria senza assomigliare ad ubriachi durante un alcol test!
E' frustrante prima per noi non avere una serie di successi e di punti di arrivo. Ogni giorno cerchiamo di dare un perchè al giorno seguente, ma in genere viviamo come accattoni. Elemosinando stabilità! Eh si c'entra Berlusconi, c'entra la Crisi, c'entra il Liberismo Mondiale, ma c'entrano anche gli affetti e gli stati d'animo!Vogliamo cambiarlo il mondo, ma non lo faremo a modo vostro! Vogliamo un lavoro, ma non vogliamo sia il vostro e ai vostri ritmi!Ed è dura dirvi questo se ancora ci date assistenza con le vostre pensioni, se ancora ci mandate la scorta di cibo mensile o ci pagate il mutuo.E' frustrante dipendere da voi e dalle vostre aspettative non riuscendo ad uscirne mai fuori! Ed è ancora più frustrante dipendere da voi se neanche voi ce la fate ad arrivare a fine mese!Dormire poco.Bere.Sognare. ecco cosa ci aspetta a 30 anni almeno per stasera!

mercoledì 14 settembre 2011

La stazione delle anime perse

C'è una stazione nel mondo dove si incontrano le anime perse. Ha infiniti binari ed i vagoni sono trainati da vecchie locomotive. C'è fumo e fuliggine, uomini e donne tutti con uno sguardo opaco e malinconico. Ci sono vecchi telefoni a gettoni dove qualcuno prova a chiamare. E' la stazione delle anime perse. Possono prendere lo stesso treno per un lungo viaggio o passare insieme solo il tempo dell'attesa. Ci sono anche anime che non si incontreranno mai perchè su binari diversi. Le storie si possono leggere nei gesti e negli sguardi. Saluti dai finestrini, lacrime, fazzoletti, impronte di rossetto sulle guance o camminate mano nella mano.
C'è anche chi arriva nella stazione all'ultimo momento e non sa quale treno prendere.Poi c'è chi con la prenotazione ed il biglietto al fischio della locomotiva scappa via assalito dal terrore per la nuova meta. Ciò che accomuna tutti i passeggeri o aspiranti tali è lo smarrimento. C'è chi ha smarrito la strada, chi l'amore, chi il lavoro e chi non ha mai trovato la vita.
Nella stazione delle anime perse ci si può innamorare a distanza di secondi e soffrire eterne pene. E' un luogo magico e demoniaco. Solo chi tra una sigaretta ed uno sbuffo delle macchine riesce tra i tanti volti a riconoscere parte della propria anima può evitare un viaggio o un'attesa senza fine. Io ci vado a leggere il giornale ogni mattina in quella stazione, a volte la mia anima si è persa ma l'ho sempre incontrata al binario successivo.

domenica 4 settembre 2011

Settembre

E' arrivato settembre! Certo il caldo non è passato,ma si sente quasi impercettibile quel sapore di settembre.
E' finita l'estate, con la sua aria spensierata e rilassata. Non importa se si è stati in posti esotici o a casa, l'estate è la ricarica di serenità per tutto l'anno. Ci servirà a Gennaio ricordare il tepore del sole sulla pelle, l'odore della salsedine o l'aria fresca di montagna. Per qualcuno il caldo agosto sarà stato bollente passione, qualcuno avrà affrontato brutti temporali estivi e qualcuno avrà ritrovato gli amici di sempre e un pò di kg in più.
Vorrei poter riporre in una bottiglia quest'atmosfera ( tipo i souvenir "aria di..")! Poi penso che l'estate è anche una stagione dell'anima e quando ti rendi conto che sta passando neanche la bottiglia souvenir basta!
Quanti occhi, quanti racconti, quante feste ha portato questa estate??Tanti e neanche li aspettavo...
Ho messo tenda ovunque in due mesi e in ogni posto ho lasciato un pò di cuore, poi tornata a casa ho riordinato tutto per ripartire..E mi sa che anche l'anima ha fatto le stesse ferie ed ora è pronta a ripartire verso un anno pieno di cose importanti da fare e decidere..
In questi 26 anni ( quasi 27) l'estate ha sempre portato grandi cambiamenti, il vento caldo d'improvviso scompaginava tutto e in qualche modo anche quest'anno è accaduto. Con il culo nell'acqua di mare ho preso un'importante decisione!! Ho anche incrociato tanti amici vecchi e nuovi e mi sono sentita piena, completa..Insomma mi sono detta: "poi tanto male non sono.."!!
L'unica differenza tra l'estate dei 20 anni e questa consiste nel cominciare a progettare l'anno dal 30 agosto e non continuare a tirare a campare fino al prossimo esame universitario..
Uno degli eventi estivi, il matrimonio di amici, mi ha fatto improvvisamente pensare all'avvicinarsi dei 30 anni! Mi sono sentita un pò una delle sfigate dell'Ultimo Bacio mucciniano.. I concerti e l'alcol che non reggo più a lungo hanno chiaramente significato riflettere su questa strana età di mezzo.. Ma devo dire che in fondo si gode meglio a 30 anni che a 20!!
Pensieri senza una trama che butto via su questo post ed altri che lascio andare nella mia mente, forse serve questo esercizio, serve a timbrare nuovamente il cartellino delle responsabilità e del corri corri quotidiano..
Non so..credo solo fermamente di non essere cambiata molto se non nel mio sentirmi donna! Guardavo una foto, una delle ultime che mi è stata scattata quest'estate e pensavo " cazzo sono una Donna!"
Insomma che dire..L'estate è finita, forse ci sarà spazio per qualche altro falò, ma alla fine tornerà l'inverno, tornerà il freddo...

venerdì 29 luglio 2011

Barbara ( Jaques Prévert)

Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua quel giorno su Brest
E tu camminavi sorridente
Raggiante rapita grondante, sotto la pioggia
Ricordati Barbara
Pioveva senza tregua su Brest
E t'ho incontrata in rue de Siam 
E tu sorridevi, e sorridevo anche io 
Ricordati Barbara 
Tu che io non conoscevo 
Tu che non mi conoscevi 
Ricordati, ricordati comunque di quel giorno 
Non dimenticare 
Un uomo si riparava sotto un portico 
E ha gridato il tuo nome 
Barbara 
E tu sei corsa incontro a lui sotto la pioggia 
Grondante rapita raggiante 
Gettandoti tra le sue braccia 
Ricordati di questo Barbara 
E non volermene se ti do del tu 
Io do del tu a tutti quelli che amo 
Anche se non li ho visti che una sola volta 
Io do del tu a tutti quelli che si amano 
Anche se non li conosco 
Ricordati Barbara, non dimenticare 
Questa pioggia buona e felice 
Sul tuo viso felice 
Su questa città felice 
Questa pioggia sul mare, sull'arsenale 
Sul battello d' Ouessant 
Oh barbara, che cazzata la guerra 
E cosa sei diventata adesso 
Sotto questa pioggia di ferro 
Di fuoco acciaio e sangue 
E lui che ti stringeva fra le braccia 
Amorosamente 
È forse morto disperso o invece vive ancora 
Oh Barbara 
Piove senza tregua su Brest 
Come pioveva prima 
Ma non è più cosi e tutto si è guastato 
È una pioggia di morte desolata e crudele 
Non è nemmeno più bufera 
Di ferro acciaio sangue 
Ma solamente nuvole 
Che schiattano come cani 
Come cani che spariscono 
Seguendo la corrente su Brest 
E scappano lontano a imputridire 
Lontano lontano da Brest
Dove non c'è più niente

martedì 26 luglio 2011

Belli capelli

La notte prima dell'appuntamento dal parrucchiere per tagliarsi i capelli è come la notte prima della partenza per la gita scolastica. Quando al  mattino ci si alza si va lì, davanti allo specchio e si fanno le prove del taglio, si guardano e si toccano le lunghe chiome!
Una donna in procinto di tagliare i capelli è una donna che cambia...
Sedute nella poltrona del parrucchiere sale l'ansia di lasciare andare via il vecchio..Il dolore dello sfilzino e il rumore delle forbici fanno rimpiangere per qualche minuto la decisione presa, ma un minuto dopo ci si sente libere. Si alza la testa ci si guarda nel grande specchio del salone e si trova una nuova luce nei propri occhi..
Perchè un taglio di capelli è metafora profonda per una donna...E' dare la prova a se stesse che c'è un cambiamento in atto, che non si è più le stesse e che a volte anche se con dolore qualcosa va lasciata andare..Ogni tanto bisogna svuotarsi un pò, liberarsi da un peso. E così si guarda cadere una parte di sè, la si osserva lì in terra ammucchiata e il liberarsi dalle cose sembra improvvisamente facilissimo.
Dopo l'operazione, meccanicamente si cerca ancora il passato, l'abitudine, allora si passa la mano tra i capelli e si riscopre l'aria. Si cercano le doppie punte, come a voler trovare i vecchi difetti e le fragilità, ma non ci sono più. Al ritorno a casa si buttano via elastici, mollette ed aggeggi vari "Via le costrizioni!"
Una donna che si taglia i capelli sta trasformando una parte della sua vita, sa che si formeranno altri nodi, che le fragilità spunteranno di nuovo e arriverà un altro taglio...

sabato 23 luglio 2011

Quando l'autunno decide di farsi un giro d'estate!

E' fine luglio ed anche il vento e la pioggia autunnale,come tutti noi, volevano andare al mare..e loro ci sono riusciti!
Con pochi soldi in tasca le vacanze non sono più le stesse.Aboliti i due mesi al mare che ci facevamo da bambini, anche i quindici giorni che ci faremo quando avremo i soldi, per ora ci sono solo le sagre, i festival e il mare.
Certo se però di sabato il cielo si annuvola e il vento soffia le vacanze diventano: dormire, mangiare, leggere, dormire, mangiare e a sera bere!
Sto scrivendo banalità e me ne rendo conto, ma appunto fuori fa freddo!!
In questi mesi ho comprato diversi romanzi e sono tutti da leggere, speravo di leggerli al sole, ma anche il letto ed una buona tazza di caffè vanno bene..
Quindi credo che dopo aver riordinato la mia piccola casa, metterò i libri uno sull'altro in ordine di gradimento e comincerò ad immergermi in altri mondi e in altri anni.
Abbandonando l'edizione speciale del Tg1 su Oslo, le figure di merda del Giornale e tenendo ancora nel cuore Carlo, Genova e tutti i compagni e le compagne che in questi giorni hanno voluto rivivere quei giorni!
(la speranza è quella di uscire un pò stasera, ma la sensazione più bella è quella di godersi la vita nonostante tutto!)

martedì 19 luglio 2011

Karlotten Politica

Premessa: E' luglio, fa caldo, abbiamo un governo in una finta democrazia da quasi 20 anni (e non è la prima volta in Italia),un' opposizione che non esiste (e la smettessero di prenderci per il culo con:"la manovra finanziaria non va bene" PERCHè CAZZO LA VOTATE???), sono passati 10 anni da Genova, 19 dalla morte di Borsellino, è il compleanno di Mandela (93 anni), la mia generazione è tutta precaria, sono sempre di più gli anziani e sempre meno le pensioni..

Oggi mi sento incazzata e frustrata insieme.
Ci sono stati anni in cui ho creduto che la militanza, il fare quotidiano avrebbero un giorno cambiato le cose esistenti.( il Sistema)
Oggi ho quasi 27 anni è cambiata per molti l'idea di militanza ed anche per me..E' cambiato il modo di pensare alla politica dal basso (abbiamo vinto i referendum).. ma rimane il fatto che ogni tanto la voglia di emigrare è tanta..
Oggi ascoltavo il tg (rainews), un servizio sui commenti dell'opposizione alla manovra finanziaria.. Giuro che avrei voluto vomitare.
Non credo più nella democrazia rappresentativa e forse non ci ho mai creduto, ma non riesco proprio ad essere indifferente al fatto che quotidianamente tra leggi e dichiarazioni questi cazzoni ci prendano per il culo!!       Pd Letta: " Berlusconi sta costando troppo agli italiani, è arrivato il momento di dire basta!"
Perchè questa affermazione mi fa incazzare??( e sbraitare contro la tv..producendo monologhi lunghi e noiosi)
Semplicemente perchè se non ragiono sui massimi sistemi, ma sulla mia vita quotidiana da cittadina media mi chiedo:
" Credete di dover far cadere Berlusconi, bene, perchè votate la manovra??perchè da 20 anni fate il suo gioco??"
Lo so, lo so..le risposte sono banali..e so che c'è chi dirà che stiamo solo parlando del Pd quindi cosa ti aspetti?! e so che c'è chi mi dirà non credi più nel Partito, non sei più Comunista, il problema è il sistema..etc etc. E so anche che altri proveranno a dirmi che da oggi siamo Amici ( di maria??)
Ma io credo di avere ancora il diritto di incazzarmi contro il Sistema, ma anche contro chi ogni giorno calpesta la mia intelligenza..
E porca miseria, mi avete tolto il sapere, la cultura, il futuro, ogni tanto anche i sogni, almeno non prendetemi in giro..fate i vostri porci comodi tanto non rappresentate nessuno..quindi provate a rivolgervi a nessuno..
Mi manca la rabbia, quella  bella, quella che ti fa scendere in Piazza, quella che ti fa travolgere tutto e ti fa sentire che una speranza c'è e ce l'hai tra le tue mani..
Si, certo una parte di quella rabbia è stata uccisa dieci anni fa  insieme a Carlo.. un'altra parte ci è stata tolta dalla materialità delle cose, un'altra ancora dai politicisti di ogni dove e come...
Ma non sempre è solo colpa degli altri..a volte è anche colpa nostra...
Insomma in una giornata calda di luglio io mi incazzo perchè Letta dice una delle sue stronzate e comincio a pensare a cosa ero e cosa sarò.. e a che fine ha fatto il focolaio di sovversivi nella mia testa..



lunedì 18 luglio 2011

Io ricordo Genova

Nel luglio del 2001 non avevo ancora compiuto 17 anni...frequentavo il liceo in un piccolo paese della Campania.L'unica attività politica a me conosciuta erano gli scioperi anti-interrogazione!
Non so bene il perchè, ma in quei giorni guardando la tv e andando su internet sentivo che c'era qualcosa di grande.
Ricordo l'immagine di Carlo a terra nel sangue, vista in uno dei tanti tg e ricordo di essermi sentita da subito ferita..di aver capito dal primo momento che quel ragazzo morto a terra era un mio fratello, era nel giusto, era qualcosa che mi era stata tolta per sempre..
Così cominciai a cercare altre voci, altre fonti qualcosa che raccontasse la verità! Ricordo le discussioni con mio padre. Lui mi diceva che i colpevoli erano i capelloni, i violenti, i black block!! (ed io che mi chiedevo:"ma chi cazzo so sti black block?")
Posso dire che la mia Genova è venuta dopo..Dopo qualche anno all'università con l'immagine di Carlo nel cuore, tutti i libri letti, la musica ascoltata.. ho iniziato ad andare anche io alle manifestazioni, a frequentare collettivi studenteschi..Il mio primo discorso in pubblico l'ho fatto con accanto Haidi Giuliani che mi teneva la mano e mi diceva: " vai tranquilla sono emozionata anche io!"...La mia prima manganellata ad un corteo è stata la mia Genova..la difesa di quel movimento (a cui non avevo partecipato) è stata la mia Genova..Scrivere queste poche righe è la mia Genova!

sabato 16 luglio 2011

Ricucire cordoni ombelicali

C'è una bambina che viene portata via dalla sua casa, con una triste valigia... e sa che quella è l'ultima volta che vedrà la sua spoglia stanzetta.. Viene portata su di un'isolotto piccolissimo. Lì c'è questa strana casa sviluppata in alto, ma molto vecchia e piena di donne. Anche la bambina entra a far parte dell'esercito di donne addette a ricucire cordoni ombelicali a strane creature metà umane e metà marine.. La bambina un pò provava orrore a toccare quei viscidi esseri, ma una parte di se si affezionava al fatto che chiudendogli il cordone ombelicale avrebbero potuto nutrirsi. Le bestie, però, appena rimesse in mare venivano uccise e la bambina vedeva enormi chiazze di sangue affiorare dal mare...
La bambina ero io...ed anche il sogno è il mio... mi sono svegliata senza respiro!

giovedì 14 luglio 2011

Caro Diario...mi sposo!

Ho dormito più o meno dodici ore...In casa c'era poco caldo (grazie al ventilatore e le finestre aperte).. e mi sono svegliata con l'odore del caffè.. Mi sentivo come uno spumante appena stappato..Frizzantissima!!
La mia testa da alcuni giorni è proiettata un anno avanti...E così anche oggi scrivo un Caro Diario..
Caro Diario,
tra un anno mi sposo..
E' comprensibile lo shock di tutti i parenti e di tutti gli amici.. E sopratutto il mio.. Sono giorni che mi immagino vestita di bianco..con l'anello al dito..il giardino..l'orchestrina e tutto il resto..
Caro Diario..sono felice.. Certo un pò spaventa tutta questa ufficialità, e forse più di tutto spaventa l'idea di dover diventare grandi.. Ma se ti fermi un attimo e rifletti..sei già grande: paghi le bollette, gestisci una casa, lavori..
E in amore cambierà qualcosa?? Non credo..so che è una settimana che ogni volta che proferiamo questa frase " tra un anno ci sposiamo" il cuore trema di felicità...
Ieri notte mi sono sorpresa a guardare il  mio uomo dormire.. Non lo facevo da tempo.. Ne scrutavo le linee del volto, la posizione, il corpo.. E pensavo a quant'è bello, ma sopratutto mi scorreva davanti il film di noi due a costruire giorno dopo giorno la nostra vita e si spera quella di altri!!
Ho pensato anche a tutti gli anni trascorsi..ed anche a quelli prima...
No! Non ci credo mi sposo..cedo alla formalità.. cedo al rinfresco con i parenti..alla sbornia degli amici..alle bomboniere..ai confetti e a tutto il resto..
La sensazione migliore è il senso di leggerezza e di gioia.. Ci siamo chiesti " perchè ci sposiamo? viviamo già insieme??" Si è vero ma abbiamo voglia di dire a tanta gente che ci amiamo..e forse è venuta l'ora di dirsi:
Sig. Paolo intende prendere in moglie la qui presente Carlotta?”
 “Signora Carlotta intende prendere in marito il qui presente Paolo?”

Lo scrivo e mentre lo scrivo mi viene il nodo in gola... Nella praticità della vita quotidiana non cambierà nulla...Ma dentro di noi credo di si.. Dentro di noi sapremo di aver lasciato ai ricordi l'adolescenza..e saremo entrati nell'amore adulto!! 
Non so più che scrivere..e forse per molti mesi questo blog diventerà un  catalogo di vestiti..e bomboniere.. Oppure uno sfogo isterico continuo su i preparativi che vanno storti!!
Amiche e amici vi chiedo di starmi/ci accanto..siamo felici..ma saremo anche stressati..

martedì 12 luglio 2011

Ci sono Bisogni e bisognini

Per una volta voglio fare un post che assomigli veramente ad un  ...Caro Diario...
Questa mattina mi sono svegliata con un forte mal di testa..dolore che porto con me da ieri sera.. E ho trascorso la notte a sognare case di amici trasformate in labirinti..
Detto questo, si intuisce che il risveglio non è stato proprio bellissimo..Ma siccome è un periodo di felicità un sorriso va sempre cercato e messo su..
Ma la giornata, caro diario, ha preso una piega proprio brutta che mi induce a lunghe e filosofiche riflessioni sull'amicizia.. ( riflessioni tra l'altro che avrei già dovuto fare..avrei già dovuto capire e digerire..." eh ma io sono na capa dura..")
La riflessione di oggi è " ci sono Bisogni e bisognini." e non si sa bene perchè i miei sono sempre i secondi.
Mi spiego, se un amico/a mi chiede un consiglio, uno sfogo, una mano... io che ne abbia voglia o no.. sto lì e mi concentro anche a trovare un modo per far star meglio l'altro... Inoltre, caro diario, io do importanza alle cose che dico e che mi dicono ( forse anche troppa), ma più vado avanti e più mi rendo conto che in realtà tante persone sono davvero egoiste ed anaffettive... E se pure hanno un affetto per te da qualche parte..non arriva mai a raggiungere il loro egoismo e quindi il risultato non cambia..
Sarà che è tempo di grossi cambiamenti...e sarà che è quasi ora di buttare via la roba vecchia...
Però una cosa alla gente che sente di avere i più grandi problemi dell'umanità...e quindi i Bisogni la devo pur dire: " Non avrete mai il coraggio di chiedere aiuto...e questo vi lascerà lì, in balia dei sorrisi di passaggio..."
E poi una cosa la devo dire pure a me stessa... a quella parte di me che a certe cose ci crede ancora: " Carlò...ma va fanculo va"

sabato 2 luglio 2011

Lettera

Sono passati sei anni...
Un giorno in una fabbrica occupata..un uomo mi fece ridere...mi diede protezione... mi diede amore..
Da quel giorno i giorni non si contano, da quel momento con quell'uomo ho costruito una vita.
Dicono che l'amore non è mai come il primo giorno..E' vero in parte..dopo sei anni posso dire che ogni giorno è stato un primo giorno. Un primo giorno di percorsi diversi. L'amore e la passione nei giorni che passano cambiano, si trasformano in qualcosa di molto profondo ed indissolubile.
Nelle poesie d'amore spesso gli innamorati vengono descritti come una sola anima ed un solo respiro. Nella quotidianità so che senza quel respiro accanto a me la notte non dormirei..senza quell'anima colta in quegli occhi non vedrei la mia.. e so che senza il calore di quel corpo il mondo sarebbe freddo.
Certo, per dirla tutta, in sei anni qualche ferita ce la siamo fatta...ma abbiamo sempre saputo curarla..
Si dice anche che l'amore è crescere insieme... Bhè siamo cresciuti.. a volte tenendoci per mano..altre tenendo per mano noi stessi.. facendo del nostro rapporto la nostra casa sicura.. la protezione da tutto!!
Oggi l'amore è nelle piccole cose..è nei piatti lavati..nel caffè al mattino..nella chiacchiera di fine giornata al buio nel letto..è nelle carezze prima che nella passione...è nell' immaginarsi vecchi su una terrazza sul mare...
Quello che ancora oggi mi innamora... è l'infinita conoscenza..il fatto che basti un'occhiata a capire cosa passa nella mente dell'altro...ed è la sicurezza dell'amore per sempre... Ed è un per sempre definito giorno per giorno..Tra un'andata ed un ritorno...
Dicono anche che l'amore è un viaggio..
In sei anni abbiamo viaggiato tanto..uno dentro l'altro..uno al di fuori dell'altro..ognuno in se stesso..
Abbiamo anche esplorato un pò di mondo..
Per questi sei anni..il Ti amo non basta.. perchè c'è anche il ti voglio bene.. perchè c'è anche il ti stimo.. perchè c'è anche il ti rispetto... e c'è anche il ti desidero..
Non basta dire che stiamo insieme..perchè siamo amanti, siamo amici, siamo complici, e da un pò anche colleghi :-P
Se, come in tutte le ricorrenze, si devono fare dei bilanci.. in questo caso posso solo dire che le tue pantofole accanto alle mie, che i tuoi vestiti nel mio stesso armandio..e che il tuo corpo sempre accanto al mio..sono la mia cura e la mia felicità..
Ti amo amore mio...sopratutto per tutto ciò che non ci siamo ancora detti..per tutto ciò che non abbiamo ancora fatto..e per tutto l'amore che ancora abbiamo da darci...
Auguri

martedì 28 giugno 2011

Lei.. è una mela!

Lei ha dormito rannicchiata..si è svegliata con la gola arsa, perchè i sogni al risveglio ti hanno asciugato l'anima.
Lei si è versata il caffè, amaro... perchè la vita è amara e bisogna ricordarlo dal mattino. Lei si è raccolta i capelli ed ha pensato " devo tagliarli!"... perchè le donne mettono nei capelli i cambiamenti radicali! Lei ha aperto il suo libro fumando una sigaretta... perchè il vizio cura la mente e la lettura ti da una casa.
Lei sentiva il suo cuore pesare, anche il cuore ha un peso specifico e quando lo si carica di angoscia aumenta!
Lei si è detta "non rinuncerò..." No! la vita è una, è bella, e quello che amo resta qui... Lei ha preso la sua macchina da scrivere.. perchè mettere nero su bianco ti da il senso delle cose..e il rumore dei tasti riempie il silenzio..
Lei è una mela per metà buona e gustosa...e per metà marcia..Lei è come la mela di Biancaneve..
Lei ha coraggio..il coraggio più duro..quello dei sentimenti! Si lascia attraversare da ogni emozione, la vive, se ne nutre...e sa anche perderla!
Perdere un'emozione è più di un lutto..è avere la forza di lasciare andare..di liberare..di donare ad altri quello che gelosamente si custodisce... E non sempre chi riceve sa di ricevere, ne apprezza il valore...
Lei ama le cose semplici...ed anche quelle complicate... e nella vita ha sempre provato, tentato...
Ci sono due categorie di bagnanti al mare: chi si tuffa nell'acqua senza esitazioni e chi si bagna pezzo pezzo..prima di immergersi.. Lei appartiene ai tuffatori.. a quelli che il freddo preferiscono sentirlo subito di botto.
Lei è una drogata.. Si droga con le persone.. Non come un vampiro nè come un cannibale... Come chi eternamente si sente incompleto..come chi ogni istante sente la fragilità di essere specie umana..
Lei ha sempre presente la sua piccola dimensione rispetto alle stelle.. ( ed a volte confonde le stelle con le cose umane...e a volte intravede galassie in corpi troppo piccoli per contenerle)
Lei non si è mai pentita.. Considera il pentimento immorale.. Se ciò che hai fatto ti ha fatto bene perchè pentirsi..?? Solo perchè alla fine arriva il dolore? Anche il dolore ha la sua dignità, anche il dolore ha la sua ragion d'essere.. Serve a ricordarle quanto è viva..quanta strada ha fatto.. e dove deve andare!!
Lei non crede nelle cose eterne... e nelle promesse eterne.. Non si può promettere ad una piantina appena piantata..tu vivrai per sempre e crescerai sana e robusta.. Bisogna dirle che ci sarà il vento, la grandine, il gelo, la neve, il caldo torrido...e che solo dopo aver superato tutto questo potrà essere una piantina sana e forte!!

venerdì 20 maggio 2011

Perchè amare De andrè è sempre utile

Perchè ancora non ho mai scritto di Fabrizio De Andrè, detto Faber?? E' strano perchè ci sono cresciuta, alcune delle sue canzoni mi hanno letteralmente salvato la vita, e tante altre mi hanno fatto sognare.
Ogni testo, ogni singola parola, così pesata è stata sempre per me fonte di forza e di energia. In fondo Faber cantava gli ultimi ed io un pò "ultima" mi sono sempre sentita..
Prendiamo Via del Campo e prendiamone le ultime due strofe.
Chi è l'illuso?? Non siamo stati tutti illusi ed innamorati almeno per una volta?? O non abbiamo sperato inutilmente che le cose nelle nostre futili vite cambiassero? Io spesso ho pregato ed ho sperato di fronte a balconi chiusi.. Ma è lì, proprio lì quando tutto sembra impossibile che De andrè ci permette ancora di credere...e si può credere non nascondendosi tra alibi e orgoglio, ma piangendo forte perchè quell'amore senta.
Ogni volta immagino quest'uomo sotto al balcone che urla e piange disperato per farsi sentire.. magari folle di gelosia o semplicemente impossibilitato ad arrendersi al rimpianto.
"Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior" ecco la chiave, ecco la svolta. Ed il letame per me è sempre stata la disperazione, quella condizione umana che ti fa in qualche modo sentire marcio. Sarà perchè nella vita i gesti più forti e produttivi li ho compiuti o nella disperazione o nell'incoscienza.
Un'altra canzone a cui devo molto è Nella mia ora di libertà. Canzone politica, che narra vicende vere. Ma il mio sentire è sempre stato più intimo.
Al di là di tutto ciò che mi ha sempre suscitato l'idea del secondino e del prigioniero è il chiedere alla propria faccia una polemica di dignità che ho sempre considerato pura poesia. Ho sempre pensato alle volte in cui la vita ti da i tormenti, quei momenti in cui vorresti cedere a tutto, gli istanti in cui confesseresti tutto pur di tornare a respirare ed ecco è lì che  una forza sconosciuta regala alla tua faccia una polemica di dignità.
E per concludere questo breve e scomposto post non posso non citare un pò dell' amore di Faber.
Una delle canzoni d'amore che più amo tra le Sue è "verranno a chiederti del nostro amore"
Una donna descritta in maniera straordinaria..una storia d'amore raccontata in un trucco ed uno specchio.. Ma la strofa essenziale è l'ultima.. " continuerai a farti scegliere o finalmente sceglierai"..  Quante volte ci lasciamo scegliere? E non solo dall'amore, dalle cose della vita. Ecco io anche grazie a questi testi ho imparato a scegliere. Ho imparato che si può essere ultimi o sentirsi così, ma se ci si lascia andare ai 
sentimenti, alle passioni mantenendo la dignità si può andare sempre in direzione ostinata e contraria.


P.s per chi non conoscesse i testi:
http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_fabrizio_de_andre_1059/testo_canzone_via_del_campo_33025.html
http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_fabrizio_de_andre_1059/testo_canzone_nella_mia_ora_di_liberta_33086.html
http://www.angolotesti.it/F/testi_canzoni_fabrizio_de_andre_1059/testo_canzone_verranno_a_chiederti_del_nostro_amore_33134.html

martedì 17 maggio 2011

Esercizi di esorcismi

Sentirsi un pò afosi.. nel senso di sentire di emanare un'aria opprimente e soffocante.. Non riuscire a muovere un piede dal divano e non trovare più la propria volontà.. credere di averla persa nelle pieghe del divano, lì insieme alle briciole e alla polvere... Qualcuno potrebbe definirti "ribosciato"... "fannullone".. ma non è quella la sensazione.. ha una sfumatura diversa. E'svegliarsi non riuscendo a sentire lo zucchero nel caffè . E' essere già nervosi per aver sudato troppo tra le lenzuola.. La giornata scorre e tu continui a cercare qualcosa che non trovi.. E più non la trovi, più cerchi, più ti infastidisci.. Produci solo sospiri e sbadigli.. e anche quando la tua mente capisce cosa vuole... non hai più la volontà di chiedere, di cercare, di fare... E' un pò una fame insaziabile dopo un abbondante pranzo.. E speri solo che la giornata passi velocemente o che succeda qualcosa di particolare.. che accada tutto per magia.. dal sistemare la tua casa.. e riempire il vuoto che hai dentro... Insomma che noia..che barba..che noia.. 
Poi all'improvviso tutto ti è chiaro...tutto è visibile.. ma tu hai fatto passare la giornata.. non hai chiesto.. ti sei nascosto dietro il tuo orgoglio.. e l'ultima domanda che ti fai è " ma non era più facile dire voglio questo??"
bah...

martedì 10 maggio 2011

Noi figli del post...numero 0

Noi figli del Post..
Nati dopo il 68. Nati dopo le rivoluzioni. (qualcuno nato anche dopo il Muro).
Le nostre esperienze storiche durano un anno e poi sono già Post.
Il nostro presente è talmente veloce che diventa Post in pochi minuti.
Viviamo in un eterno dopo che sogna il futuro...
E viviamo in un Paese che non da tregua alla stanchezza, alla noia...
La politica ( quella del transatlantico) la guardiamo come guardavamo il circo da piccoli... Affascinati dagli animali esotici e spaventati dai pagliacci...
Il mondo lo conosciamo distorto dai media... e da google maps... e nel migliore dei casi facciamo un viaggio last minute..
Siamo tutti su Facebook... ma siamo già stanchi delle scoregge di tutti i nostri amici in tempo reale...
Ascoltiamo la musica su youtube.. ma in fondo vorremmo ancora avere un giradischi...
Guardiamo alcuni dei nostri coetanei e pensiamo siano o troppo nostalgici o troppo conformati..
Perchè noi siamo Post ma siamo anche nel mezzo.. Sempre pronti a scappare senza muoversi mai..

Ed è da riflessioni come queste in una piccola casa che alcuni amici hanno deciso di passare un'oretta a settimana a ridersi addosso e a ridere del mondo.. Ridere con un ghigno cinico e amaro, ma a volte anche di pancia..
Non posso anticipare troppo... ma se anche voi siete figli del Post... e siete stanchi della gente che si prende troppo sul serio.. o che di serio non trova nulla.. aspettate nostre notizie..  e con un buon bicchiere di qualcosa a basso costo.. un pò di musica.. e tanti commenti troverete una risposta..un perchè.. al vostro post..( e a questo post... ;-) )

martedì 19 aprile 2011

Panza, sudore e fratellanza..


Una personale rivalutazione del passatempo preferito dai maschi: il calcetto.
Per qualche ora vivono in uno spazio semi-sacro. Un luogo dove è possibile imprecare e chiedere scusa contemporaneamente. In genere sono un po' acciaccati (hanno un'età ma credono di essere ragazzini), sudano come i pazzi rincorrendo un pallone, ma guardarli è uno spettacolo.
E' incredibile come pur non conoscendosi per un'ora siano fratelli, ricordano tutti i nomi, e si divertono spensierati come facevano da piccoli nei piazzali. Certo ogni tanto esagerano in autostima e nell'emulazione dei campioni, ma almeno per un po' vivono in maniera religiosa la loro parte fanciullesca.
La competizione? E' latente.. c'è ma non si sente.. Lo sfottò? continuo e divertente.
Dimenticano la loro fisicità, o meglio chi può concentra tutta l'energia corporea sui piedi, chi non può sulla stazza anche detta panza.
Lo spogliatoio purtroppo non l'ho visto. Ma è facile da immaginare: " Hai visto che ho fatto.. bello eh??" " Ja sono un grande" " Ma è stato solo culo"..
Ho sempre denigrato un pò questa attività quasi esclusivamente maschile. Mi sembrava un gioco stupido... Del gioco in sè non ho ancora capito molto. Ma sono sicura che l'attività, il ritrovarsi ogni tanto avendo l'autorizzazione a non essere adulti fa bene...
Forse noi donne siamo meno capaci di liberare ormoni e sudore così facilmente..e forse farlo ci aiuterebbe anche ad avere meno problemi con il corpo e la panza ed anche con la sorellanza!!

A volte rifletto anche io..

Non riesco a guardare la tv. Riesco a fare un'eccezione per qualche programma di informazione vero e per i cartoni animati.
Non riesco a progettare un viaggio, i soldi non lo permettono quasi mai. Fatta eccezione per qualche scampagnata nei dintorni o un giro a qualche mostra ( specialmente se l'ingresso è gratuito).
Non riesco più a seguire un Tg, specie nella sezione politica. E in questo caso non riesco nemmeno a fare eccezioni.
Non riesco ad ascoltare musica trash. Fatta eccezione per gli anni 80 e la loro genialità.
Non riesco più a comprare molti libri ( anche qui i soldi scarseggiano). Ed ho imparato un'eccezione alla mia ferrea regola: li presto e me li faccio prestare. Perchè tra i "non riesco" più importanti c'è quello di non riuscire a non leggere.
Non riesco a non indignarmi o a star ferma difronte ad un'ingiustizia. E qui nessuna eccezione.
Tutto sommato un ritratto di una qualsiasi figlia borghese di questa società. E si  un pò mediocre..
Il fatto è che nelle intenzioni, nei sogni, ci sarebbe molto di più. Riflettevo sulla precarietà. Pensavo a tutti quei discorsi sentiti e risentiti sulla precarietà esistenziale. In genere in questi ragionamenti c'è sempre il mutuo che non si può aprire, la casa da non poter mantenere, il lavoro instabile o inesistente, l'impossibilità di progettare.
Tutto vero.
Ma nei miei sogni c'è una casa piena di libri. E un cassetto pieno di biglietti aerei. La possibilità di fare Politica ( quella seria che ho sempre cercato di fare). Un a casa con un mega stereo e tanta musica. E magari e questa è Utopia, un pò meno ingiustizie.
Oggi riflettevo su tutto questo, perchè mi sono resa conto che ancora una volta tra i soldi e il restringimento del pensiero il sistema ha vinto un pò. Insomma mi sento satura di informazioni, di virtualità (facebook,youtube, e film streaming) , satura di silenzio e poco contatto umano.
Sarebbe ora, visto che è anche primavera, di uscire un pò. E dire che qualche anno fa andavo sulla spiaggia a leggere, nei giardinetti a studiare. Andavo ai concerti e anche al cinema (anche da sola). E sopratutto bastava scendere al centro per una birretta e un pò di contatto umano.
Ed ecco spiegata l'atomizzazione della società e la precarietà esistenziale. Ecco la mia spiegazione..banale, futile.. ma mia.

venerdì 15 aprile 2011

Restiamo Umani! Ciao Vittorio!

Ho conosciuto l'operato di Vittorio Arrigoni per caso, come spesso accade cercando informazioni in rete. Se non ricordo male un amico mi mandò un link. Dopo poco ho chiesto a Vittorio di aggiungermi tra gli amici di fb.
Da quel momento ogni sera le sue parole mi hanno fatto sentire a Gaz(s)a.. Piano piano senza conoscerlo Vittorio è diventato come un fratello, un amico. Ogni tanto leggendo le sue notizie, sopratutto quando annunciavano notti di guerra, le leggevo ad alta voce in casa, per dire a chi vive con me:" questo è quello che vivono ora i palestinesi.. e lo  racconta uno che sta lì con loro."
Questa notte, dopo aver con ansia cercato di mobilitare anche la mia piccola città, alla notizia della morte di Vittorio ero nel letto. Dopo poco mi sono addormentata ed inevitabilmente l'ho sognato.
Un sogno angosciante, pieno di militari che inseguivano chiunque, e di nascondigli incredibili. Ma ad un certo punto nella mia produzione onirica la faccia di Vittorio si mescolava a quella di Carlo (Giuliani)..
Svegliandomi mi sono chiesta:" ma che c'entra carlo mò?"
Poi ho capito.. questa notte è morto un altro fratello.. e per me che non ho vissuto molto è il secondo fratello che  viene ucciso.. La relazione tra Vittorio e Carlo non c'è se non nell'angoscia, nella paura di non poter essere liberi, di non poter lottare, di non poter avere la pace.
Come si fa da qui, da un letto caldo e comodo, nel pieno dell'ozio a non ammirare un uomo come Vittorio. Come si fa a non capire che poteva raccontarci quello che viveva, appunto e solo perchè lo viveva. Ripeto non ho mai conosciuto Vittorio, e non ho nemmeno mai avuto un'unghia del suo coraggio, ma da mesi ormai ero abituata ad avere un occhio ed un orecchio nelle strade di Gaza ed era l'occhio e l'orecchio di Vittorio.
Spero che oggi le piazze e le strade di questo paese si riempiano di persone.. Spero che Vittorio non muoia mai veramente.. E non perchè voglio che la sua foto diventi un poster.. o le sue pagine un libro ( il che non guasterebbe) ma perchè voglio e spero che in tanti tantissimi di noi continui ad esserci il suo spirito e perchè no la sua pratica.
Ed è per Vittorio e per tutti quelli che ogni giorno aiutava e ci raccontava che dobbiamo volere una Palestina Libera..
Ciao Vittorio... mi hai insegnato a Restare Umana!

venerdì 8 aprile 2011

A casa

Andare via per un pò da quello che hai, da quello che ti appartiene profondamente, dal posto e dalla persona che aldilà di tutto e tutti ti fa sentire a casa, ti fa sentire bene, serve..serve a rinnovare nel proprio cuore la voglia e la promessa di amore e di quotidianità. Un tuffo nel passato, nella vita da studentessa ribelle e scansonata, e portarsi a casa la consapevolezza di non avere rimpianti, di aver provato e assaggiato a morsi tutto della vita. Riemergere dall'acqua e respirare, ecco la sensazione del tornare a casa, al presente. Certo c'è lo stress, ci sono i giorni no, ma quanto in quei momenti è importante uno sguardo, un solo sguardo che ti comprende?? quanto è bello a sera mettersi nel letto e pensare:" ti immagini quando saremo vecchi???" " sai quanto brontoleremo ciabattando per casa?"
La mia forza di ogni giorno si deve al fatto che posso evadere perchè so dove tornare.. Qualche giorno fa mi sono detta:" io non so mettere radici!" oggi ci penso meglio è so che non è così. Cosa sono le radici, se non quello che tiene ancorati i rami e le foglie?? Le radici nutrono e rendono stabile una pianta che in alto può anche oscillare..
Dopo tanto tempo, questa notte, accanto a te nel nostro piccolo letto ho dormito. Ho dormito profondamente!!
Ho sempre pensato che dormire fosse la cosa più intima che si possa condividere. In fondo nel sonno sei inerme e chiunque può farti del male.. Ma tu, il tuo corpo, quel calore così familiare non può farmi nulla, può solo tenermi con sè.
Amo l'odore del tuo caffè che mi sveglia la mattina, il tuo broncio, la tua gelosia e sopratutto amo la tua infinita pazienza. Il tuo essere sempre qui ad aspettare la tua folle metà.
Io e te faremo un lungo viaggio insieme amore mio.. Il treno andrà veloce, a volte farà sosta in stazioni sconosciute, altre staremo scomodi nel vagone, ma il treno ci porterà insieme ovunque..e non avremo valige con noi, perchè la tua casa è dentro di me, e la mia è dentro di te.
Lo so amore che i sentimenti non si mettono in piazza. Ma io e te siamo sempre stati in piazza.. ci siamo conosciuti così.. Come dice qualcuno io e te siamo una moltitudine..
Sono in ritardo, come sempre, ma avevo bisogno di scrivere tutto questo.. fa troppo diario.. forse fa troppo adolescente.. ma non mi importa del giudizio del mondo.. ho conosciuto qualcuno che non da giudizi, che non condanna nè assolve, ma semplicemente e con amore comprende..e questa pagina è tutta per te.

giovedì 7 aprile 2011

Roma

Com'è bella Roma. Guardarla dal quarto piano di un palazzo rannicchiati in un lettone soppalcato è tremendamente dolce. C'è il sole. Squarci di luce sui palazzi e le strade. I marciapiedi sono molto affollati, la gente che corre da un lato all'altro della città, questo movimento mi sa di fuga.. penso " tutti fuggono da cosa?? e dove torneranno??"
Roma nun fa la stupida stasera.. a volte la sera è stupida anche a Roma..

martedì 5 aprile 2011

il temporale

C'è un temporale.. L'acqua scroscia forte.. le strade sono allagate.. 
L'acqua spazzerà via tutto.. lo porterà alla deriva.. mentre qualcuno continuerà a galleggiare... 
Qualcuno nuoterà sott'acqua in apnea.. 
Intanto il temporale va..

lunedì 4 aprile 2011

Alla faccia di Siddharta

Imparare non è sempre un processo facile, neutrale. Spesso bisogna percorrere una strada ricca di ostacoli, a volte si impara solo sbattendo contro il muro. Oggi è un giorno in cui tutto sembra essere collegato, sembra che qualcuno abbia usato i pezzi della mia giornata per completare un puzzle. Ogni cosa ha portato allo stesso significato. Insomma oggi un grosso muro ha incontrato la mia faccia. Sul muro c'era scritto che non fa bene trattenere le emozioni con la testa, con la sola razionalità. Qualcuno ha voluto farmi sapere che non posso credere di essere tanto potente da controllare con il pensiero il cuore e la pancia. La cosa mi fa impressione perchè ho speso una marea di energia negli anni ad insegnare al mio cervello a frenare i sentimenti!!
E' un pò come se avessi scalato una montagna con una fatica assurda e solo arrivando in cima avessi scoperto che c'era una strada meno faticosa, meno aspra, più leggera..
Come dire che hai detto ai tuoi anticorpi che qualcosa era una malattia da attaccare e poi improvvisamente devi resettare il sistema immunitario. Devi dire ai tuoi anticorpi:" quella che attaccavate non era una malattia.." Non oso immaginare cosa produrrà il mio corpo, quali conflitti ne usciranno fuori..
Oggi ho scoperto che nella vita ho cercato troppo spesso di studiare tutto e tutti per sentirmi meglio in mezzo a loro... Ho capito che lascio troppo spazio alla protezione di chi amo e il poco spazio che rimane lo uso per controllarmi non per contenermi o volermi bene.. Mamma che post psicologico.. ma ne sento il bisogno.. Dalla lezione all'università alla fine di questa giornata tutto parla di motion ed e-motion!! Oggi incomprensibilmente ho attaccato le emozioni con il pensiero non producendo azione!! 
L'unica paura che ho oggi è quella di vedermi in un solo momento esplodermi.. Un pò come la scenda del ciccione che mangia nel Senso della Vita dei Monty Python.. con la differenza che io mi ridurrei in pezzetti di emozioni pathos e paure..
Alla faccia di Siddharta! Ecco cosa mi viene da pensare, alla faccia di Siddharta!
A sera per finire il puzzle  ho detto ad un'amica " sono un'essere fragile!" lei mi ha risposto che gli altri vedono solo la guerriera!! Certo ma la guerriera ha imparato a difendersi solo perchè sa di essere fragile, e sa come difendersi..
Insomma cara razionalità oggi sembra che o sei poca o sei troppa!! 
E per andare a dormire, sapendo già gli scherzosi incubi che verranno, voglio pensare semplicemente alla Rosella Hoara : Domani è un altro giorno... e speriamo sia privo di giudizio!!!
P.s 
si ringrazia per questo post psicologico introspettivo
il prof di retorica delle immagini
il gruppo del counselling
il mio super cervello


sabato 2 aprile 2011

Come in un vecchio film

Come in un vecchio film, di quelli in bianco e nero con la pellicola un pò rovinata. Magari un film muto, accompagnato solo da una folle musica. Con quelle scene piene di vento o nella stazione affollata. Come in un vecchio film un pò comico e un pò "rosa".
Come in un vecchio film vedere le azioni velocizzate e i due passeggeri in auto con i loro lunghi monologhi.
Una di quelle pellicole proiettate all'aperto d'estate. Un film da drive-in. 
Come in un vecchio film, magari un western, con il suo saloon e la locanda.. Un bel duello e una statuaria donna dagli occhi grandi.
Svegliarsi con l'aria tiepida della primavera e sentirsi come in un vecchio film.
Uno di quelli guardati in tv di domenica dopo pranzo. Un giallo alla Hitchcock, con i suoi intrighi e la sua sensualità.
Sentirsi l'eroina di un film d'avventura, alla Indiana Jones. O semplicemente voler prendere un thè nel deserto.
Questo caldo secondo giorno d'aprile ha bisogno di una colonna sonora. E di un finale con due occhi di donna grandi tristi e dal caldo mascara nero che le lacrime fanno scendere giù.
Ha bisogno di una didascalia:
" Lei è emozionata..."

giovedì 31 marzo 2011

Una canzone

N.B leggere ascoltando il link!  

Vorrei scrivere una canzone stasera.
Vorrei comporne la melodia.
Piccole frasi, ad ogni strofa un tocco inquieto e un ritornello molto rock.
Vorrei che raccontasse in tre minuti una storia lunga tanti anni.
Vorrei ci fosse una She con tutti gli amori e i dolori di una She.
Vorrei che la chitarra fosse un graffio.
Vorrei che trasmettesse pensieri alcolici, depressi, ma non troppo.
Speranze?
No voglia di avere, di possedere.
Vorrei una dolce storia losca in una melodia di tre minuti

mercoledì 30 marzo 2011

Una bolla di sapone

Un letto sfatto, una tavola ancora imbandita, fumo nell'aria e qualche bicchiere ancora pieno di un rosso caldo.
Una luce accesa nel cuore della notte, una tv che parla. Scena ordinaria. Momenti di una mezza gioventù. Di una mezza gioventù rubata, rubata al lavoro, alla noia, all'abitudine di rapidi viaggi mentali verso il futuro.
Una bolla di sapone riflette l' immagine e la porta galleggiando lontano. Trattenere il respiro. Se la bolla svanisce, se si perde quel piccolo arcobaleno di sapone, quel piccolo miracolo dalla forma perfetta, l'immagine inghiottita dal buio non apparirà più.Non fare rumore. Ogni vibrazione può riempire gli occhi sapone e farli bruciare.
Fermate il tempo. Trattenete il fiato. Non fate rumore.
Nel lavandino cade inesorabile una goccia, bagna la pila di piatti sporchi, forse ormai li ha ricoperti spazzando via gli avanzi di cibo. 
I vestiti del giorno hanno tracciato un sentiero sul pavimento, quelli della notte giacciono ancora piegati sulla sedia.
Dell'acqua scorre da una doccia. Il vapore caldo invade le stanze insieme all'odore del caffè.
Passi bagnati percorrono il corridoio.
Nel letto un calmo respiro. Le lenzuola si muovono a ritmi regolari. Un cuscino è preda di una ragnatela di capelli.
Un asciugamano umido si posa su una sedia.
Nel letto c'è un altro respiro. E leggere carezze muovono il vento.
Fermate il tempo. Trattenete il respiro. Non fate rumore.
Quella forma perfetta sotto le lenzuola può sparire nel buio.E' solo un sogno paolo benvegnù