Qualcuno scrive per inerzia, qualcuno per mostrarsi e
qualcuno per amore. Io conosco qualcuno che scrive per trovare il coraggio di
vivere altrove. Persone che si rintanano nella notte con la lampada da tavolo
accesa e la pagina di Word diventa una
vita reale ed intensa.
Vedo quelle dita lunghe battere i tasti, vedo il fumo della
sigaretta e l’odore del caffè freddo nella tazza. So per certo che solo un cuore
un po’ trasandato può lasciare fluire i pensieri sui tasti e quel cuore non ha
il coraggio di lasciarsi andare alla vita vera. Vive dei suoi personaggi e
delle loro storie,vive in altri posti del mondo lontani dalla sua casa ed
immagina storie d’amore troppo struggenti per essere di questa vita. Ma il
cuore trasandato di chi scrive ha sempre avuto il suo fascino. La casa di uno
scrittore così è silenziosa ed ordinata, il caos regna solo nei pochi metri di
scrivania. Nel silenzio come dei fantasmi arrivano le voci degli abitanti dei
libri, arrivano le donne speziate e gli uomini tenebrosi, arrivano gli
assassini e le vittime, le nonne e i nipoti. Ma da dove nascono quei dettagli
che rendono tutto così vivo e vero? Dalle cose viste e desiderate, dalle cose
annusate, dai corpi sfiorati, dai dialoghi avuti. Si dice che i comici nella
vita siano malinconici, io credo che gli scrittori nella vita abbiano troppe
abitudini e troppi lati oscuri mai illuminati. Tutto si riversa altrove, tutto
viene indossato da altri, i veri abiti di chi scrive sono troppo spesso
pigiami.
Scrivere..creare frasi di senso compiuto e lasciare che i
personaggi compiano le azioni. Fare tanti sogni angoscianti o magici e poi
dargli vita tra le pagine di un libro. C’è sempre poi qualcuno che legge quelle
pagine in corso d’opera, e in genere sta lì a chiedersi che fine farà quell’amore
o chi sarà l’assassino. Ed accade che l’assassino uccida l’amore. E così nei
libri la vita è un po’ assassina ed uccide l’amore.
Nella mente di uno scrittore in preda al delirio da romanzo
può succedere che si confonda ciò che scrive con ciò che vive, capita dunque
che egli indossi gli abiti di un personaggio e si faccia travolgere. Nella vita
però i romanzi,spesso, rimangono incompiuti, a metà solo sogni che presto
diventano nebbia confusa nella testa.