mercoledì 23 novembre 2011
karlotten: Lei e la Bestia
karlotten: Lei e la Bestia: Il cuore di Lei batte forte, nel silenzio della notte le sembra un rumore estraneo, fastidioso. Lo sente gonfiarsi, gonfiarsi, sembra le vog...
martedì 22 novembre 2011
Lei e la Bestia
Il cuore di Lei batte forte, nel silenzio della notte le sembra un rumore estraneo, fastidioso. Lo sente gonfiarsi, gonfiarsi, sembra le voglia fracassare le costole. Le gambe e le braccia sono pietra, ferme, è possibile sentire i movimenti del sangue nelle vene.Il suo respiro non si sente ma è affannoso.L'affanno è trattenuto in apnea.
E' l'ansia che prende possesso del suo corpo. Lei sente il letto girare vorticosamente, sembra sprofondare. E la mente è vuota e nera. Sa bene che il corpo tenta di intrappolare la Bestia, la terrà con sè tutta la notte e al mattino la Bestia si libererà graffiandogli lo stomaco e la gola.
Lei e la Bestia, tutta la notte in un corpo che sembra estraneo, altro da entrambe.
Lei proverà ad alzarsi, a bere dell'acqua, sperando che il liquido liberi il respiro. Ma questo non accadrà.
La Bestia è feroce, si nutre di lei, dei suoi sogni, delle sue speranze e sopratutto delle sue certezze.
Sembra la tela di Penelope. Lei di giorno tesse le sue certezze e la Bestia le sfila ad una ad una di notte.
Nella mente di Lei si sente il rumore sordo dell'acqua che cade sul pavimento ogni volta che una certezza se ne va.
La Bestia è il buio, è il vuoto, è una voce profonda che richiama antiche origini. La Bestia è attesa.
Questo feroce animale vive nell'attesa di ciò che accadrà. E Lei è sicura che la Bestia ride malvagiamente ogni volta che le fa scorrere una lacrima.
E' la Bestia che l'ha partorita, l'ha concepita con un essere debole di certezze e sogni ed è nata Lei.
Come ogni essere mitologico è metà. Metà bestia e metà debolezza.
Stare al mondo per Lei è arrancare, è resistere ai morsi della Bestia.
Così forte è quel morso che non le permette nemmeno di esplodere in pianto o in urlo. E' soffocante e paralizzante insieme.La Bestia non uccide in un colpo solo, la Bestia strappa un pò di carne alla volta.
Questa notte Lei vorrebbe il morso definitivo, ma non lo avrà. Sentirà il dolore lancinante della carne strappata ad altra carne viva.Sentirà cedere i nervi, ma solo domani saprà se è viva o no.Saprà solo guardando nell'acqua sporca di un cesso se la Bestia è andata via...almeno per un giorno.
Il cuore batte forte, sembra un rumore estraneo.Le gambe e le braccia sono pietra. Il respiro è affannosamente in apnea. E' l'ora della Bestia.
E' l'ansia che prende possesso del suo corpo. Lei sente il letto girare vorticosamente, sembra sprofondare. E la mente è vuota e nera. Sa bene che il corpo tenta di intrappolare la Bestia, la terrà con sè tutta la notte e al mattino la Bestia si libererà graffiandogli lo stomaco e la gola.
Lei e la Bestia, tutta la notte in un corpo che sembra estraneo, altro da entrambe.
Lei proverà ad alzarsi, a bere dell'acqua, sperando che il liquido liberi il respiro. Ma questo non accadrà.
La Bestia è feroce, si nutre di lei, dei suoi sogni, delle sue speranze e sopratutto delle sue certezze.
Sembra la tela di Penelope. Lei di giorno tesse le sue certezze e la Bestia le sfila ad una ad una di notte.
Nella mente di Lei si sente il rumore sordo dell'acqua che cade sul pavimento ogni volta che una certezza se ne va.
La Bestia è il buio, è il vuoto, è una voce profonda che richiama antiche origini. La Bestia è attesa.
Questo feroce animale vive nell'attesa di ciò che accadrà. E Lei è sicura che la Bestia ride malvagiamente ogni volta che le fa scorrere una lacrima.
E' la Bestia che l'ha partorita, l'ha concepita con un essere debole di certezze e sogni ed è nata Lei.
Come ogni essere mitologico è metà. Metà bestia e metà debolezza.
Stare al mondo per Lei è arrancare, è resistere ai morsi della Bestia.
Così forte è quel morso che non le permette nemmeno di esplodere in pianto o in urlo. E' soffocante e paralizzante insieme.La Bestia non uccide in un colpo solo, la Bestia strappa un pò di carne alla volta.
Questa notte Lei vorrebbe il morso definitivo, ma non lo avrà. Sentirà il dolore lancinante della carne strappata ad altra carne viva.Sentirà cedere i nervi, ma solo domani saprà se è viva o no.Saprà solo guardando nell'acqua sporca di un cesso se la Bestia è andata via...almeno per un giorno.
domenica 20 novembre 2011
Un pò di ordine
Avete presente i piccoli piaceri della vita? Quelle cose che
facciamo normalmente e che a un certo punto assumono un significato importante?
Questa sera mentre passeggiavo ed assaporavo l’odore dell’aria intorno a me ne
ho fatto una lista:
Uscire di casa per passeggiare.
Guardare le nuvole cercando in esse una forma.
Rientrare a casa e riconoscerne l’odore.
Sentire gli odori di cucina nelle scale.
Trovarsi inondati dall’odore del pane fresco senza vedere il
panificio.
La sensazione di caldo e pulito appena usciti dalla doccia.
Camminare a piedi nudi per casa.
Ascoltare la propria canzone preferita nel supermercato.
Vedere crescere un dolce nel forno.
Riconoscere le piccole pieghe del viso della persona che si
ama.
E potrei continuare all’infinito. Perchè oggi il mio mondo è
colorato e sereno o semplicemente perché a volte dare un ordine alle cose fa
star bene.
domenica 6 novembre 2011
Lei&Lui
Lei è nuda nel suo letto, la sua pelle a contatto
con le lenzuola prova il freddo e il
caldo insieme. Ha lunghe gambe ed alle
unghie dei piedi un vezzo rosso. Il suo ventre morbido dona forma alle coperte insieme ai suoi seni.
Le braccia lungo i fianchi rilassate a
toccare il corpo di Lui. Un corpo caldo e dal profumo antico. E’ l’ora in cui
si giace dopo l’amore, dopo gli odori della carne e del sangue. Intorno l’aria
è silenziosa, si sente solo qualche passante fuori dalla finestra leggermente aperta.
La stanza è immobile eppure tutti gli oggetti parlano di un gran tumulto. C’è
quel silenzio possibile solo dopo un grande evento. Prima che calasse la
sera tra odori di cucina dei palazzi
vicini e voci da tg Lei e Lui stavano per unirsi nell’arte antica della
passione. Sono attimi che ogni uomo e ogni donna conosce. Sguardi profondi e
sguardi bassi. Respiri lunghi e poi affannati. Mani nei capelli e poi mani sui
fianchi. Abiti. Baci. Risate ed impaccio. Mobili e poi morbido letto. Essere in due per ritrovarsi in un unico
corpo. Incastri. Abbandoni. Furia e tenerezza. Odori. Rumori. Occhi chiusi ed
occhi aperti. Ritmo. Possesso. Piacere. Sigaretta.
Lei è nuda nel suo
letto e sente il suo corpo svegliarsi. I sensi riprendono piano piano contatto
con il mondo intorno. Odore di caffè. Piedi nudi sul pavimento. Sorriso. Bacio.
Ti amo!
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