giovedì 31 marzo 2011

Una canzone

N.B leggere ascoltando il link!  

Vorrei scrivere una canzone stasera.
Vorrei comporne la melodia.
Piccole frasi, ad ogni strofa un tocco inquieto e un ritornello molto rock.
Vorrei che raccontasse in tre minuti una storia lunga tanti anni.
Vorrei ci fosse una She con tutti gli amori e i dolori di una She.
Vorrei che la chitarra fosse un graffio.
Vorrei che trasmettesse pensieri alcolici, depressi, ma non troppo.
Speranze?
No voglia di avere, di possedere.
Vorrei una dolce storia losca in una melodia di tre minuti

mercoledì 30 marzo 2011

Una bolla di sapone

Un letto sfatto, una tavola ancora imbandita, fumo nell'aria e qualche bicchiere ancora pieno di un rosso caldo.
Una luce accesa nel cuore della notte, una tv che parla. Scena ordinaria. Momenti di una mezza gioventù. Di una mezza gioventù rubata, rubata al lavoro, alla noia, all'abitudine di rapidi viaggi mentali verso il futuro.
Una bolla di sapone riflette l' immagine e la porta galleggiando lontano. Trattenere il respiro. Se la bolla svanisce, se si perde quel piccolo arcobaleno di sapone, quel piccolo miracolo dalla forma perfetta, l'immagine inghiottita dal buio non apparirà più.Non fare rumore. Ogni vibrazione può riempire gli occhi sapone e farli bruciare.
Fermate il tempo. Trattenete il fiato. Non fate rumore.
Nel lavandino cade inesorabile una goccia, bagna la pila di piatti sporchi, forse ormai li ha ricoperti spazzando via gli avanzi di cibo. 
I vestiti del giorno hanno tracciato un sentiero sul pavimento, quelli della notte giacciono ancora piegati sulla sedia.
Dell'acqua scorre da una doccia. Il vapore caldo invade le stanze insieme all'odore del caffè.
Passi bagnati percorrono il corridoio.
Nel letto un calmo respiro. Le lenzuola si muovono a ritmi regolari. Un cuscino è preda di una ragnatela di capelli.
Un asciugamano umido si posa su una sedia.
Nel letto c'è un altro respiro. E leggere carezze muovono il vento.
Fermate il tempo. Trattenete il respiro. Non fate rumore.
Quella forma perfetta sotto le lenzuola può sparire nel buio.E' solo un sogno paolo benvegnù

domenica 20 marzo 2011

Ed ecco che inizia un'altra Guerra

Avevo 6 anni e le prime immagini della tv che ricordo sono i bombardamenti in Iraq della prima guerra del golfo, ricordo Saddam e ricordo che a volte passavano gli aerei e facevano tanto rumore, facevano paura.
Dopo pochi anni, facevo sempre la scuola elementare, ricordo un uomo coi baffetti e una guerra nei Balcani.. Non ricordo immagini precise, ma ricordo che a scuola cambiò la geografia..
Andavo al liceo era il 2001 e ricordo altri bombardamenti in tv, l' Afghanistan, quella luce verde dei combattimenti notturni, e la prima consapevolezza che mi faceva portare il conto delle vittime sul mio diario scolastico. Di quella guerra ricordo anche il grande movimento mondiale che cercava di fermarla, ricordo le assemblee e le manifestazioni organizzate con i miei coetanei.
Sono andata all'Università, era il 2003, e ricordo un' altra guerra, un'altra in Iraq. Altre dirette tv, un'altra conta di vittime, di nuovo la rabbia per definizioni assurde come "missione di pace".. Ancora una volta si cerca di fermare i "potenti" del mondo con le nostre bandiere di pace...
Questa notte, e siamo al 2011, ed io sono ormai una giovane precaria in via di maturità, sempre la tv mi porta in Libia, mi dicono che il mio paese avrà un "ruolo attivo" ( adiamo a bombardare???) in un'altra esportazione di democrazia, in un'altra liberazione di popoli oppressi...
Da quando ho 6 anni ad oggi ( e sono passati 20 anni) ricordo che ogni volta che l'occidente cerca di liberare con le armi, le bombe, i caccia un popolo oppresso, quel popolo viene decimato, ucciso senza esclusione di colpi nemmeno tre i bambini.. Ricordo che ogni volta il vero motivo della "missione di pace" esce fuori ed in genere si chiame petrolio.. e so per certo che nessuno va in pace anzi sembra sempre che tutti i soldati siano armati fino ai denti... Oggi vorrei tanto non ricominciare a portare conti di vittime, ma credo purtroppo accadrà, vorrei non vedere in tv combattimenti notturni che assomigliano ad un videogioco e sopratutto non vorrei vedere le file di cadaveri sotto lenzuola bianche o corpi bruciati da armi chimiche... E' da quando ho 6 anni che credo nell'autodeterminazione dell'uomo e dei popoli.. e so che questo non vuol dire fare tutto pacificamente, non usare armi ( il mio paese lo insegna, la resistenza era armata) ma se tra guerre devo scegliere preferisco quelle fatte da un popolo che vuole liberarsi ed è cosciente del sacrificio che gli costa.

venerdì 4 marzo 2011

Sogni fuori sincrono

Cercare le cause, i perchè è un lavoro molto faticoso... Le decisioni che donne e uomini ogni giorno prendono nascono dalle più imprecisate motivazioni.. C'è anche chi decide di non decidere, brutta situazione questa, rimanere a galla con i piedi nell'acqua e la testa in aria.. Lo stomaco comincia a far ondeggiare anche gli acidi gastrici a furia di vivere a metà.. Ecco ci sono momenti in cui tutti noi stiamo a galla senza decidere se tornare a riva o immergerci... Se poi hai uno squalo che sale dagli abissi cercando di afferrarti, il tuo correre verso la riva diviene affannoso e la spiaggia sempre più lontana.. Questo lungo nuotare senza arrivare è aver paura, provare del panico... Ogni tanto il cervello ci ricorda che stiamo galleggiando da troppo e ci fa sognare... Sogni di voler partire ma di perdere tutti i treni.. Sogni di voler urlare e nel farlo la voce non esce e a volte sogni di volerti muovere ma sei bloccato.. Se al risveglio la padrona di te è l'angoscia pian piano ti affezioni anche agli incubi.. Raccontano a te stesso di te.. Ho sempre sognato di avere una telecamera interiore per riprendere gli scherzi che il cervello mi fa di notte... Questa notte ho sognato di voler perdutamente andare in un luogo, ma di perdere tutti gli autobus e le coincidenze per arrivarci... provavo a contattare la persona che dovevo raggiungere ma il telefono era scarico.. E a chiunque intorno a me chiedessi informazioni non ottenevo risposte se non risate...
A questo punto ci vuole la dottoressa di Marzullo... "Un sogno ricorrente se c'è"... e dopo la risposta della dottoressa ,svegliata dal sempre verde conduttore nel cuore della notte, chiamerei Ghezzi : " Avrei una sceneggiatura un pò  confusa e con i sottotitoli...la mandiamo in onda fuori sincrono??"

martedì 1 marzo 2011

nella soffitta

E' arrivata la notte e Lei si sente romantica... Ha voglia di grandi folate di vento che fanno alzare ampie gonne rosse a balze, di antichi caffè dalle ampie vetrine di legno e vetro, di vecchie lampade ad illuminare vecchi libri... Lei sente l'odore tipico della polvere che si posa tra il legno e la carta di una libreria, sente l'odore di muffa e pulito negli androni dei palazzi antichi dalle tante scale.. Lei si sente romantica... vorrebbe trovare una scatola dalla fantasia floreale rosa antico, con dentro tante lettere ingiallite e piccoli biglietti d'amore... Le basterebbe una soffitta mai aperta.. Uno di quei sottotetti in cui si custodiscono storie passate... Mettersi lì ad esplorare tra la polvere, a rovistare tra storie di avventure e di ricordi, tra segreti di adolescenti e monili dei nonni...Certo potrebbe sembrare romanticismo da romanzo rosa, ma non è così.. E' il piacere del dettaglio, la possibilità di far rivivere per un pò un personaggio di un libro... una figura appena accennata in una canzone... Ci sono posti dove la memoria balza di continuo..ognuno ha la sua piccola soffitta..anche solo immaginaria.. e lì tra la polvere intrappoliamo i migliori momenti della vita...
Avete presente le tazze da latte bianche, ampie, con dipinta una sola riga blu... A Lei ricordano delle gustose zuppe di latte ed orzo con il pane... Ahh quell'odore inconfondibile..un odore che sa di caldo e di lunghe notti di sonno in un grande ed alto letto con le lenzuola di flanella...
E i pavimenti con le mattonelle bianche e nere..che avevano sempre qualche scheggia... A Lei ricordano una grande casa di non si sa dove che ha sempre ricordato come un castello...
E il carillon con le api??? Lei le ricorda di quel colore quasi arancio..con al centro la loro casetta e quell'inconfondibile suono di ninna nanna..
Nella sua soffitta troverete l'ombra da tapparelle chiuse a metà nella calura estiva, aroma di caffè appena fatto, intenso profumo di domenica ( i vapori del bagno mescolati al ragù che cuoce), il primo raggio di sole che approda sul letto al mattino. l'inconfondibile freschezza delle lenzuola pulite, l'odore del pane appena sfornato...
C'è chi conserva tutto e chi se ne disfa...e chi come Lei semplicemente lo ricorda... E nelle sere in cui piove le basta andare in soffitta, aprire la botola ed ecco che appaiono tutte le foto scattate dai sensi...
carillon