martedì 7 dicembre 2010

Lei si fece ombra

Lei si sentiva all'angolo di un lampione, là dove il cono di luce sparisce..In quello spazio, in quella linea di confine tra la luce intensa e il buio sentiva il silenzio. Lei dondolava sulla punta dei piedi con le mani rifugiate nelle tasche del cappotto, e i suoi occhi fissavano l'asfalto.. Intorno poteva esserci una tempesta, il mare infuriato poteva sbattere rumoroso e umido sugli scogli, ma lei sentiva il vuoto.. Perchè tutto quel trambusto le stava dentro, abitava il suo corpo.. Lei è stata lì ad indugiare per ore..ore lunghissime in cui la salsedine la corrodeva e il vento la infreddoliva.. Quando poi il mare ha deciso di sbattergli sugli occhi finalmente la tempesta si è liberata, l'urlo del vento ha preso il suo fiato e lo ha portato a fare l'eco contro la montagna, dentro è entrato un amaro calore, un calore febbrile, malato.. Lei ha lasciato scorrere i brividi nello stomaco, ha lasciato le sue ossa prigioniere del freddo, ha dato a se stessa la prova del dolore.. Quando ha rialzato lo sguardo non c'era più la linea d'ombra, l'alba aveva preso il posto del lampione e quella luce bluastra e gelida avvolgeva tutto..Non dondolava più. Lei era a terra stringendosi le ginocchia al mento, era lì chiusa.. Un cane randagio le si è avvicinato, l'ha annusata, le ha appoggiato il muso sulle gambe. Quel contatto di vita e alito caldo l'ha svegliata, ha allungato una mano per rendere un grazie con una carezza a quel peloso amico. Si è rialzata, come sempre si è  ripulita, ed è entrata nel primo bar aperto. Ha ordinato un cappuccino, lo ha sorseggiato, ridendo di sè e della schiuma sul naso. Dentro la febbre saliva, il tremore aumentava, ma lei voleva concedersi una parvenza di normalità. Ha pagato il conto, ed ha deciso di rientrare a casa.. Neanche la sua piccola stanza ha potuto molto contro il freddo, e la doccia calda ha solo aumentato il contrasto tra interno ed esterno.. Solo un pigiama pulito e le coperte del letto, la posizione fetale, solo questo hanno  potuto scacciar via il dolore.. Lei dormirà un sonno che non cerca risveglio, lei resterà al buio caldo delle coperte il più possibile.. Lei suderà senza bere un goccio d'acqua. Si disseterà leccandosi le lacrime. Si abbraccerà continuandosi a cullare.. Perchè lei si è fatta ombra e la luce può squarciare..

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