sabato 4 dicembre 2010

Una tempesta di grandine e fango

Lei camminando in un viale alberato cercava la via di fuga. Lei aveva sentito caldo in un giorno di inverno, e si era scoperta al mondo. Aveva ceduto al calore, alla voglia d'estate che prende nel grigio della pioggia. Ma il freddo non concede tregue, l'inverno è pungente e deve pungere come una spina nel fianco..Lei aveva preso a correre, il passo affrettato l'ha fatta inciampare nel primo fosso incontrato. Lei ama la nudità concessa da agosto. E crede nella possibilità che agosto si ripeta durante l'anno.. Ma si ritrova sempre bagnata da una pioggia scrosciante. Non esistono veli a coprire i suoi occhi, nè parole che riesce a censurare. Non si concede gesti da trattenere, Lei  dona sè a prescindere. Oggi la pioggia si è tramutata in grandine sul viale alberato. Improvvisamente lei poteva solo scivolare sul ghiaccio, non aveva più freni nè appigli, non c'era modo di fermare i suoi piedi nel cadere. Lei come fanno i bambini ha messo le mani avanti, le ha buttate giù prima della faccia.. Così ora ha graffi e sague su mani e braccia, ma ha protetto il viso, ha protetto il cuore. L'istintiva paura di trovarsi con gli occhi sull'asfalto l'ha protetta, è il suo stesso abbraccio la protezione e l'amore. Lei si è rialzata lentamente, ha ripulito il cappotto, è andata alla fontana ha lavato le mani, rinfrescato il volto ed è riuscita ad allontanare la tempesta di grandine. I suoi occhi hanno lavato il dolore con abbondanti lacrime, il suo stomaco si è ripulito dalle ansie. Tornata a casa lei ha fatto la doccia, ha lavato il suo corpo dallo sporco e dal freddo della grandine mischiata al fango. Ha scelto il suo più bel vestito e lo ha indossato.Ha truccato i suoi occhi con spessi strati di matita nera, ha messo il velo al suo sguardo ed ha nascosto dietro la bellezza la rabbia di essere caduta. Da bambina inciampare faceva male, ma era sopportabile, c'era sempre la voglia di ricominciare a correre. Ma l'unico gesto infantile che le riane è coprire la faccia dai colpi.

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