martedì 9 novembre 2010

signori e signore questa uggiosa giornata è terra fertile per ricordi e nostalgia e sentimentalismi. Sarà che si invecchia un pò ogni giorno e guardandosi allo specchio diventare consapevoli di ciò fa venire una gran voglia di rimettere gli abiti da giovani contestatori spensierati...
Le note di un misto fritto di canzoni che da adolescente mi facevano sentire ribelle e pronta ad andare contro il mondo, una chiacchierata lunga e intensa, e lo strano effetto sottovuoto degli ultimi anni hanno proiettato nella mia testa la pellicola dei sogni interrotti!
Brutta canaglia la nostalgia, quei brividi e quel moto quel sentimento appeso, riaccende la fiamma della ribelle, di quella timida ragazzina di paese che pensava di cambiare il mondo con uno striscione bianco su cui scritto 

                                                                    PACE
Oggi quella ragazzina è bloccata, ferma in un mondo che non rifiuta ma non accoglie. Tutto ciò che agita oggi sono le sue inquietudini, la sua triste voglia di ripetere il piccolo sogno borghese tanto rifiutato : casa, lavoro, famiglia!
Questi anni sono stato un viaggio, un lungo sogno!
Fa impressione pensare alla prima volta che ho alzato un pugno in aria, forse neanche conoscendo a pieno la storia di quel gesto, fa pensare a quanto sia emotivamente violento partecipare con speranza di cambiamento alle prime piccole lotte di scuola..
Ed è una pellicola in bianco e nero, di quelle mute con la musica e le didascalie, quella che narra i ricordi universitari. Un pò  Buster Keaton un pò Paz. 
Autobus affollati, corridoi pieni di fumo ( all'epoca si poteva ancora fumare nei luoghi pubblici), e quella strana sensazione di sentirsi grandi, di essersi appena affacciati sul mondo...
Ricordo nitidamente la prima volta che entrai in quello stanzino chiamato Laboratorio Studentesco. Quel giorno dovevo studiare preparavo l'esame di logica e chiesi aiuto ad un collega, che invece mi aprì le porte di questo piccolo spazio e ai suoi protagonisti.  Un divano scassato, tante scritte sui muri, qualche manifesto e foto appese, sedie e tavoli rubati da ogni dove e un enorme cappa di fumo...Un pomeriggio passato a cantare canzoni con una chitarra e tante voci stonate. Non si posso dimenticare le riunioni infinite sui volantini : ognuno aveva un sogno e lo voleva mettere nero su bianco!!! Le colazioni sociali per pagarsi il pullman dei cortei, le giornate intere passate alle Dune stile Woodstock... E noi eravamo belli colorati e innamorati del sogno e a volte anche di amori impossibili contrastati complicati!! Volevi lasciare andare gli ormoni ma a volte ti fregava il cuore!! E così di casa in casa noi le studentesse fuorisede diventavamo le amiche di tutti/e e le case piccoli ostelli e rifugi..
Non si possono dimenticare le nottate a bere vino tra Bubboni o inedite e lamentose interpretazioni dei radiohead, non si può dimenticare il STUDIARE PER NON PENSARE, NON PENSARE PER STUDIARE, non si possono lasciare andare le ore passata a girare la lagane e ceci o le piccole riunioni improvvisate su come riprendesi Largo campo o la colla per i manifesti preparata nel bagno prima di andare con i motorini sgangherati...
Ed oggi cosa siamo??dove andiamo??
quale sarebbe il nostro volantino di oggi?? quali sono i sogni che vogliamo mettere nero su bianco..
Io non lo so più..
Volevo fare un post lunghissimo, volevo scaricare la nostalgia, ma credo lei abbia atterato me.
Dedicato a tutti voi punk e fricchettoni, partitisti antagonisti o autonomi...

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