domenica 14 novembre 2010

Un paesino di montagna, freddo umido e gelido, comignoli fumanti e odore di caldarroste...
Piccola gita tra i cuori spontanei di questo Paese,una comunità che si organizza per stare insieme non avendo dimenticato il sacro senso della condivisione.. Appena arriviamo c'è aria di festa, la musica è quella di terra quella che si suona con i tamburelli e gli organetti, gli odori sono quelli genuini della cucina della nonna. C'è un uomo rimasto nei migliori anni '50, ha i capelli ingelatinati l'immancabile odore di acqua di colonia e se non fosse che ormai sono introvabili giureri fumasse una nazionale... La sua immagine nella piccola piazza mentre con scioltezza si dedica alle danze ( alle polke e alle tarantelle) fa eco ad un cucciolo di uomo che sta sul palco dell'orchestrina popolare. Il bambino suona un organetto è piccolo avrà 8-9 anni ma incanta la maestria nel muovere le dita e il corpo nell'eseguire una tarantella. Rito, questo che diviene subito danza collettiva, uomini donne di ogni età formano un cerchio e non smettono più di saltare girare muoversi in fretta a piccoli passi.. Il vino come sempre è il re della notte. Bacco ha scaldato il cuore di tutti. La saggezza degli uomini si tramanda ancora oralmente basta ascoltare il testo delle tarantelle e si comprende quanto a guidarci ancora dopo millenni sia l'istinto, il bisogno la necessità l'amore..
http://www.youtube.com/watch?v=rnQi6AqXbZIhttp://www.youtube.com/watch?v=lh1m53YeL6s

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