lunedì 15 novembre 2010

Una terra di canti berberi e case di fango

Ho attraversato un continente sterminato, ha climi molto caldi e nelle notti diventa freddo da spaccare la terra e spianare le dune. E' coperto da un cielo mutevole, passano raramente nubi, ma quando lo fanno sono enormi e cariche d'acqua. Pioggia che serve a rimescolare la terra arida e spaccata, che serve a riempire i laghi i fiumi le cascate e le pozze. Se lo si attraversa a piedi si compie un lungo viaggio capace nel suo andare di aprire lo spirito, di guardare gli dei da vicino. E' una terra di canti berberi e case di fango, sole rosso al tramonto e stelle nel vento della sabbia fredda della notte. In esso ci sono donne ornate d'argento e  da vesti dai colori sgargianti e uomini duri dai visi coperti. E' nel suo più ampio deserto che si trovano le oasi più fertili, lì dove le palme danno datteri e l'acqua può sgorgare dalle fonti. E' un continente color cacao al sapore di miele. La sua forza sta nella sete. La sua arsura permette alle piante di essere resistenti, di vivere con poco pur anelando sempre acqua. La sabbia che secca la gola, le lunghe traversate in cerca di soste sicure ne fanno il continete da cui tutto ha origine. Perchè solo superando indenni la violenza cieca del vento e del buio, la precaria nomade condizione, è possibile apprezzare il chinarsi ad una pozza per bagnarsi, un riparo per dormire e il buio per amare. I suoi profumi sono intensi, sanno di zenzero e cannella. Stordiscono i sensi.
E' bagnato dal mare, un oceando impetuoso dalle costanti tempeste. Eppure ha le sue baie calme, dove si può pescare un pò di pace. I suoi villaggi sono leggenda dei nostri antenati, i saggi cantano la prima nascita umana e la prima morte, i bambini conoscono la terra e suoi minuscoli esseri vivi, le donne hanno mani sapienti, hanno ataviche virtù vitali. I suoni, per rompere il silenzio del deserto, echeggiano ovunque. Il ritmo è quello del più grande cuore pulsante. Intorno ai fuochi gli amanti si guardano e con urla stridenti si cantano l'amore. L'amore per la vita, quello che procreò l'umanità. L'amore quello dei sensi e della carne. In questa terra anche l'amore ha imparato dal buio e dalla sete. Il corpo dell'altro è acqua da poter bere nella sacra oscurità.
Ho attraversato questo continente e so che è donna, so che mantiene in sè i più antichi misteri e le più ancestrali paure. Le paure che gli uomini e le donne mantengono nei geni per vivere e continuare a creare la loro magica storia, il loro mistico passaggio.

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